Oggi l'aula di Montecitorio decide sull'arresto di Cosentino, il quale dice: 'Berlusconi mi ha detto di stare tranquillo'. -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
Il deputato Pdl Nicola Cosentino: "Contro
di me è stata fatta una forzatura enorme". "Sono accusato solo da una
parte che non mi ha nemmeno voluto interrogare per molto tempo. Vorrei
essere giudicato almeno in primo grado prima di andare in carcere".
"Io sono nominato parlamentare dal '96. E mi si contesta il voto di
scambio. Sarei stato votato cioe' da ambienti criminali. Ma se dal '96
sono parlamentare e non mi confronto piu' con il sistema della
preferenza, quale interesse avrei avuto io? (...) Ma io tutte queste cose vorrei spiegarle e farle
valere nell'ambito di un tribunale che potrà decidere".
"Sono tutte fantasie costruite da certa stampa. In un comune piccolo ci sono parentele tra tutti. Ma io non ho alcuna parentela diretta con nessuno. Sono sempre stato all'opposizione e non ho mai potuto favorire interessi criminali".
"Ho incontrato Berlusconi e mi ha detto di stare sereno (n.d.r. ghe pensi mi!). Io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Non ho mai fatto male e paura non ho (n.d.r. SIAMO TUTTI INNOCENTI QUI!)".
"Vorrei far notare che uno dei pm che mi ha indagato oggi fa politica attiva perché è assessore alla Giunta di De Magistris".
"Non so se interverrò in Aula perché voglio valutare all'esito di quello che sarà il dibattito".
"Sono sereno e tranquillo. Confido molto sul fatto che i deputati si siano letti, tutti, le carte dei magistrati". FIDATI!
Antonio Di Pietro: "Non so se Cosentino sia colpevole o innocente, ma penso sia ora di dire basta con questa idea che chi sia parlamentare abbia l'immunità.[ANSA.it]
Parliament decides whether to detain the deputy of the PDL Cosentino |
"Sono tutte fantasie costruite da certa stampa. In un comune piccolo ci sono parentele tra tutti. Ma io non ho alcuna parentela diretta con nessuno. Sono sempre stato all'opposizione e non ho mai potuto favorire interessi criminali".
"Ho incontrato Berlusconi e mi ha detto di stare sereno (n.d.r. ghe pensi mi!). Io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Non ho mai fatto male e paura non ho (n.d.r. SIAMO TUTTI INNOCENTI QUI!)".
"Vorrei far notare che uno dei pm che mi ha indagato oggi fa politica attiva perché è assessore alla Giunta di De Magistris".
"Non so se interverrò in Aula perché voglio valutare all'esito di quello che sarà il dibattito".
"Sono sereno e tranquillo. Confido molto sul fatto che i deputati si siano letti, tutti, le carte dei magistrati". FIDATI!
-Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
Le parole
di Umberto Bossi, che in tarda serata ha annunciato di aver lasciato ai
suoi deputati libertà di coscienza domani (oggi, ndr) sul voto per la
richiesta di arresto di Nicola Cosentino, lascia ancora qualche speranza a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere per tutto il giorno ha pressato l'ex
alleato affinché cambiasse idea. L'ex premier ha trascorso tutto il
giorno a palazzo Grazioli, perennemente al telefono con i suoi
fedelissimi che lo aggiornavano sulle trattative in corso per evitare
che l'Aula confermasse quanto deciso dalla Giunta per le Autorizzazioni.
Un pressing costante, accompagnato da tutto lo stato maggiore del
partito. Berlusconi nel corso della giornata ha sentito più volte lo
stesso Cosentino che in serata ha raggiunto l'ex premier a palazzo
Grazioli. Nel mirino del Cavaliere c'é innanzitutto Umberto Bossi. L'ex
capo del governo avrebbe cercato più volte il Senatur e, stando a
qualche boatos, tra i due ci sarebbe stato anche un incontro, il secondo
dopo quello di lunedì a Milano. "Ora - avrebbe detto Berlusconi - spero
che tutti votino secondo coscienza e non per mero calcolo elettorale".
In più l'ex capo del governo avrebbe ribadito ai suoi interlocutori di
essere convinto della compattezza del Pdl: "Nelle carte non c'é nulla - è
il ragionamento - non si può andare avanti con questo metodo".
Antonio Di Pietro: "Bossi o non ha
letto le carte o le ha lette a rovescio. (...) Vada a leggersi le carte -
esorta il leader dell'Idv - anzi ci vadano tutti su camera.it. Questa
idea che in uno Stato di diritto ci sia un parlamentare accusato di
avere rapporti con la criminalità organizzata e un Parlamento che
impedisce ai giudici di procedere, a me pare sia da Stato della giungla,
da Stato assoluto: una cosa vergognosa e umiliante per il Parlamento". "Non so se Cosentino sia colpevole o innocente, ma penso
sia ora di dire basta con questa idea che chi sia parlamentare abbia
l'immunità, non spetta al Parlamento decidere se gli indizi di
colpevolezza ci siano o meno". "E se domani ci sarà un voto di scambio
perché qualcuno riuscirà a comprare il consenso di un altro nonostante
le indicazioni ufficiali dei partiti - incalza Di Pietro - e domani non
ci sarà l'autorizzazione a procedere, vuol dire che in questo Parlamento
si è stabilito il principio di complicità politica, etica e morale: una
ragione in più per andare al più presto a votare".
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