Determinanti i voti dei sei Radicali. Bossi non vota. -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
The parliament stops the judiciary in the proceedings regarding Cosentino for hypothesized mafia crimes. |
L'Aula della Camera, con voto segreto, 'salva' Nicola Cosentino dal
carcere.
I parlamentari del Pdl si battono da giorni. Chiamando "uno ad uno" leghisti e
indecisi e facendo "un pressing incessante" su tutti i parlamentari
campani. Cosentino seduto al suo posto saluta e conversa a lungo con
Marco Milanese, Alfonso Papa, Claudio Scajola, Luigi Cesaro, pur non
perdendo una parola dei vari interventi. Annuisce soprattutto quando
parlano Manlio Contento (Pdl), che punta il dito più volte contro i
magistrati (prendendosela in particolare con Nicola Quatrano); Luca
Paolini: il leghista che ha insinuato il dubbio nel Carroccio
'disobbedendo' in Aula al 'si' all'arresto suggerito da Maroni; Maurizio
Turco, il radicale che riconosce nelle carte di Pm e Gip "il fumus
persecutionis". Il dibattito si svolge ordinato, a parte l'evidente noia
di Paolo Guzzanti e di Renato Walter Togni (Lega). Il primo 'sfida' il
proprio I-Phone a interminabili solitari di carte. Il secondo preferisce
il calcio sull'I-pad. Nessuno scontro, come avviene spesso quando non
c'é la diretta Tv. Unica eccezione: un botta e risposta al vetriolo tra
il dipietrista Franco Barbato ("Criminale, mafioso!") e l'ex
Responsabile Vincenzo D'Anna ("Mazzettaro!"). Berlusconi arriva in Aula
poco prima del voto e si siede tra Angelino Alfano e Fabrizio Cicchitto.
Nessun cenno a Cosentino neanche al momento del voto, quando tutti i
deputati del Pdl si alzano in piedi e si riversano verso lo scranno del
parlamentare casertano per abbracciarlo e baciarlo. Esulterà solo alla
fine: "Così andrà a processo da uomo libero" (se non fugge all'estero prima... oppure se non va in prescrizione finché Cosentino è in palramento).
[ANSA.it]