Benzinai a secco, negozi svuotati. Poche auto in circolazione, grandi strade semivuote. Chiuso porto Palermo -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
250'000€ to stop strikes in Sicily. |
L'associazione autotrasportatori siciliani a mezzanotte
termina la protesta ufficialmente ma gli altri componenti del
movimento, a cominciare dai forconi, hanno annunciato che loro
continueranno a oltranza.
Giuseppe Richichi,
presidente Aias reagisce cosi' alle notizie del recupero veloce delle
accise per gli autotrasportatori e del via al tetto di 250 mila euro
per le compensazioni dei crediti d' imposta, misure previste in favore
del settore nel decreto sulle infrastrutture: ''Tutto qui? Niente su
abbattimento del costo traghetto o pedaggi autostradali? Capisco. Va
bene, ne prendiamo atto''.
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Mariano Ferro, uno dei leader dei forconi, dice: ''Come ci ha detto
di fare lo stesso presidente Lombardo noi i presidi non li togliamo.
Non li avremmo tolti in ogni caso, ma io sono perfettamente d'accordo
col presidente quando dice che bisogna rifornire di gasolio gli
ospedali''. ''La protesta comunque - continua - credo che durera', non
so per quanto tempo, se non arrivano risposte. Non voglio far tornare
indietro un popolo se non ha almeno qualche risposta reale e concreta.
Anche perche' un'occasione come questa non ci sara' mai piu', qualcosa
dobbiamo portare a casa''.
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo invita il movimento a
''concludere la manifestazione oggi''. ''Credo sia fondamentale perche' -
dice - ormai i danni della protesta li pagano soltanto i siciliani''.
''Qualcuno ha detto che la mia risposta ai leader della protesta e'
stata deludente. - ha aggiunto - In realta' non ho voluto prenderli in
giro. Non assumo impegni che non posso mantenere, come ridurre il
prezzo della benzina o delle tariffe autostradali o delle
assicurazioni. Ho chiesto a Monti di parlarne mercoledì''. A Palermo,
dove si respira un'aria un po' piu' pulita per le auto costrette a
rimanere ferme senza benzina, oggi ai blocchi dei forconi e degli
autotrasportatori si e' aggiunta la protesta selvaggia degli studenti
che hanno fatto imbizzarrire i pochi automobilisti sulle strade e hanno
costretto alla chiusura i varchi del porto. Alcuni giovani hanno anche
bruciato la bandiera tricolore ''simbolo dello Stato italiano, che con
le sue manovre finanziarie fatte di lacrime e sangue con aumenti
esponenziali delle tasse e del caro vita, sta riducendo in miseria la
popolazione, facendo arricchire sempre i soliti noti''.
Nel capoluogo, ma anche a Catania e Messina, si registra un
escalation di furti di benzina, mentre prezzi di frutta e verdura sono
quasi raddoppiati all'ingrosso. Le riviste mancano nelle edicole e le
consegne alle farmacie sono dimezzate.
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