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domenica 18 dicembre 2011

E così sia, in eternit...

Eternit: Consiglio comunale Casale Monferrato, ok a indennizzo
 -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-

Stephan Schmidheiny offers money to Municipal
executive not to proceed in the case against
the Eternit for deaths from asbestos.
E' ancora una rappresentanza di centro destra finire al centro di uno scandalo, questa volta forse solo morale. Nel processo all'azienda che produceva Eternit la giunta comunale di Casale Monferrato (Alessandria) si era costituita parte civile. E' notizia di oggi che invece ha approvato un atto per accettare il risarcimento di 18,3 milioni offerto dalla Eternit.
C'è da dire che è stata una decisione dibattua e che ci sono stati 11 voti contrari su 30, però l'atto (chiamato di indirizzo) è passato.
 -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo- Allora presumo che all'azienda sia bastato individuare 19 o 20 anelli deboli della giunta e comprarli. Basterebbe alla guardia di finanza tenere i conti correnti e le abitudini di vita dei suddetti infami per scoprire un ulteriore gravissima infrazione del codice penale da parte dell'azienda assassina. La corruzione.
E' stato uno dei due imputati, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, ad offrire la montagna di euro che per la Città di Casale Monferrato comporta il ritiro della costituzione a parte civile e la rinuncia a intraprendere, in futuro, qualsiasi azione legale. Il denaro, secondo il sindaco, Giorgio Demezzi, andrà impiegato in opere di bonifica dall'amianto, nella ricerca medica, nel sostegno alle famiglie delle vittime. Li vorrei proprio seguire questi soldi... Il consiglio comunale in merito ha approvato anche un emendamento che per la costituzione di una commissione "non politica" che controlli l'uso delle risorse derivanti dalla transazione. Ah, ecco come potrebbero finire questi soldi, negli stipendie nelle spese di questi probi signori che verranno fortunosamente designati per controllarli...
Le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. Era meglio, forse molto più difficile, ma meglio, fare la cosa giusta, sindaco.

Solo poche delle 300 persone dell'Associazione Vittime dell'Amianto sono riuscite ad entrare in sala consiliare. E le altre fuori dall'ingresso non sono riuscite a fare più che confrontarsi con le forze dell'ordine e protestare a voce e con qualche lancio di monetine all'indirizzo dei consiglieri che hanno votato a favore dell'atto di indirizzo.
L'associazione è sdegnata, gli italiani sono sdegnati, ma tutto questo sdegno dove va a finire? Dove confluisce tutto lo sdegno che ci costringono ad ingoiare?

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