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mercoledì 11 gennaio 2012

La prossima batosta morale?

L'articolo 18 e i tentativi di modifica. 
 -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
The prime minister Mario Monti not has
denied any plans to reform the Workers' Statute
to support the development
Sempre nell'intervista a Che Tempo Che Fa, Monti dice:«L’atteggiamento mentale del governo è quello di ritenere che nulla debba essere considerato un tabù», perché «c’è disperato bisogno non di simboli ma di lavoro non precario» e dunque bisogna procedere, misurando «gli effetti sulla competitività e sui durevoli posti di lavoro». Insomma bisogna «mediare per creare vera occupazione». Morale della storia: il governo va avanti nella direzione indicata da Elsa Fornero, anche perché - questo il senso - le riforme in gestazione servono a creare più posti di lavoro (e più stabili) per i giovani, anche a costo di intaccare vecchie tutele. 
Monti ha insomma fatto capire di voler tirare dritto sulla annunciata riforma del lavoro e in parte anche sulla controversa abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. [la Stampa.it]