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giovedì 19 gennaio 2012

Venerdì prossimo passa il decreto legge, Snam separata dall'Eni

La relazione afferma: basta privilegi e 'rendite'. Sarà vero? -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-

For Italian growing up deregulation.
Dal sito dell'ansa si legge la relazione sulla bozza di decreto legge che sarà esaminata dalle camere venerdì:
Liberare la crescita. Senza sussidi, senza far leva sulla spesa pubblica ma piuttosto sull'attivita' autonoma di cittadini e imprese, mettendoli in grado di agire grazie ad ''interventi incisivi'' capaci di rimuovere i privilegi e gli ostacoli che ne hanno finora ingessato le potenzialita'. 
(n.d.r. Neanche nelle intenzioni sono chiaramente onesti...)

In sostanza: stretta sui costi bancomat ai possibili sconti sulla Rc auto, dalla vendita dei farmaci anche fuori dai turni alla cancellazione delle tariffe dei professionisti, notai compresi.
Nulla invece sulla temuta deroga all'art.18 per le Pmi che si uniscono e non hanno piu' di 50 dipendenti.

Nella ''strettoia'' segnata dai limiti di bilancio e dall'impossibilita' di agire sulla moneta per nuove svalutazioni competitive ''non resta che liberare le risorse e la capacita' di intraprendere propria delle imprese italiane, intervenendo proprio sugli ostacoli che hanno finora rallentato le potenzialita' di crescita. Il quadro economico internazionale, il livello del debito pubblico, la crescita al rallentatore non consentono piu' al Paese sacche di privilegi e rendite di posizione''. Parole contenute non solo nella bozza, che in attesa del varo potrebbe essere modificata, ma pronunciate oggi stesso, quasi identiche, dal presidente del Consiglio Mario Monti.
Via quindi le barriere all'entrata, le regolamentazioni sui prezzi e le limitazioni alle forme d'impresa che hanno finora garantito uno strapotere alle imprese gia' presenti sul mercato.
Le parole d'ordine sono ''mercato'' e ''concorrenza'' in tutti i settori, anche quello delle ferrovie e del gas, incidendo cosi' sui cosiddetti ''grandi monopoli''.
La bozza di 44 articoli (molto piu' ampia dunque di quella circolata finora) prevede l'abrogazione di ''tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime'', - punto da sempre ritenuto essenziale da Antonio Catricala' - lasciando ''libera la contrattazione tra il professionista e il cliente''. Un riduzione dei prezzi dell'assicurazione auto, annunciata ufficialmente anche dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera, arrivera' grazie allo sconto che dovra' essere applicato in caso di installazione sulla macchina della scatola nera (obbligo che sara' ora previsto per legge di una prassi in molti casi gia' adottata dal mercato).
L'attesa Autorita' per i trasporti viene fusa con l'Autorita' per l'energia, dando vita ad una nuova Autorita' per le reti incaricata, tra l'altro, di risolvere la delicata questione taxi, che appare ancora aperta. Al momento il testo prevede che sia proprio l'Authority (cui spettera', come spiegato da Passera, anche il compito di decidere sullo scorporo o meno di Rfi da Ferrovie dello Stato) a determinare l'incremento del numero delle licenze e i nuovi orari piu' flessibili.
Per il settore benzina si conferma lo stop ai contratti in esclusiva per i gestori degli impianti, cui viene garantita anche la possibilita' di vendere prodotti non oil. Ma il capitolo energetico e' ben piu' sostanzioso: la bozza prevede infatti anche la separazione di principio di Snam da Eni.
L'annosa questione, sui cui si sono arenati piu' volte vari governi, viene pero' rimandata ad un apposito decreto della presidenza del Consiglio da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto.
Un intervento a 360 gradi che tocca un po' tutti: dalle assicurazioni, con norme per favorire il calo dell'Rc auto, ai trasporti (si demanda molto alla nuova autorita', quella per l'Energia che avra' competenze anche sui trasporti e diventera' l'Autorita' per le reti), fino all'energia con la previsione dello scorporo di Snam da Eni o gli interventi sulla rete dei carburanti. L'ultima bozza del decreto che arrivera' sul tavolo del Cdm venerdi' prossimo conferma le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi pur modulando diversamente alcuni interventi che vengono rinviati ad altri organismi (come nel caso dei taxi) o nel tempo. Ma ci sono anche novita', ad esempio per far abbassare i costi di gestione del conto corrente.


giovedì 12 gennaio 2012

Cosentino: no a procedere. Stato senza diritto.


Determinanti i voti dei sei Radicali. Bossi non vota.   -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-

The parliament stops the judiciary in the proceedings
regarding
Cosentino for hypothesized mafia crimes.
L'Aula della Camera, con voto segreto, 'salva' Nicola Cosentino dal carcere.
I parlamentari del Pdl si battono da giorni. Chiamando "uno ad uno" leghisti e indecisi e facendo "un pressing incessante" su tutti i parlamentari campani. Cosentino seduto al suo posto saluta e conversa a lungo con Marco Milanese, Alfonso Papa, Claudio Scajola, Luigi Cesaro, pur non perdendo una parola dei vari interventi. Annuisce soprattutto quando parlano Manlio Contento (Pdl), che punta il dito più volte contro i magistrati (prendendosela in particolare con Nicola Quatrano); Luca Paolini: il leghista che ha insinuato il dubbio nel Carroccio 'disobbedendo' in Aula al 'si' all'arresto suggerito da Maroni; Maurizio Turco, il radicale che riconosce nelle carte di Pm e Gip "il fumus persecutionis". Il dibattito si svolge ordinato, a parte l'evidente noia di Paolo Guzzanti e di Renato Walter Togni (Lega). Il primo 'sfida' il proprio I-Phone a interminabili solitari di carte. Il secondo preferisce il calcio sull'I-pad. Nessuno scontro, come avviene spesso quando non c'é la diretta Tv. Unica eccezione: un botta e risposta al vetriolo tra il dipietrista Franco Barbato ("Criminale, mafioso!") e l'ex Responsabile Vincenzo D'Anna ("Mazzettaro!"). Berlusconi arriva in Aula poco prima del voto e si siede tra Angelino Alfano e Fabrizio Cicchitto. Nessun cenno a Cosentino neanche al momento del voto, quando tutti i deputati del Pdl si alzano in piedi e si riversano verso lo scranno del parlamentare casertano per abbracciarlo e baciarlo. Esulterà solo alla fine: "Così andrà a processo da uomo libero" (se non fugge all'estero prima... oppure se non va in prescrizione finché Cosentino è in palramento). [ANSA.it]