Il gruppo Fiat ha comunicato per iscritto ai sindacati che disdice tutti gli accordi sindacali vigenti e "ogni altro impegno derivante da
prassi collettive in atto" in tutti gli stabilimenti automobilistici
italiani con decorrenza 12 gennaio 2012. -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
In tale comunicazione scritta si legge anche che "[...] saranno promossi incontri finalizzati a valutare le conseguenze del recesso ed eventualmente alla predisposizione di nuove intese collettive aventi ad oggetto le tematiche sindacali e del lavoro di rilievo aziendale con l’obiettivo di assicurare trattamenti individuali complessivamente analoghi o migliorativi rispetto alle precedenti normative". Insomma coi sindacati non trattiamo più però in futuro magari, se qualcuno ha un'idea, potremmo parlare di qualche iniziativa per migliorare il trattamento del personale.
In tale comunicazione scritta si legge anche che "[...] saranno promossi incontri finalizzati a valutare le conseguenze del recesso ed eventualmente alla predisposizione di nuove intese collettive aventi ad oggetto le tematiche sindacali e del lavoro di rilievo aziendale con l’obiettivo di assicurare trattamenti individuali complessivamente analoghi o migliorativi rispetto alle precedenti normative". Insomma coi sindacati non trattiamo più però in futuro magari, se qualcuno ha un'idea, potremmo parlare di qualche iniziativa per migliorare il trattamento del personale.
Marchionne, FIAT chief executive officer, cuts out the union workers by future negotiations since next january. |
-Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo- Nel frattempo, durante la conferenza degli industriali britannici tenutasi a Londra, l'amministratore
delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha detto che per il 2012 non è programmata la fusione
con Chrysler [Bloomberg] e nemmeno "operazioni straordinarie" per aumentare il capitale. Daltronde Fiat e
Chrysler insieme quest'anno raggiungeranno i 4.2 mln di vetture vendute e
diverranno così il 5° gruppo mondiale. Nel medesimo discorso, Marchionne, ha confermato l'obiettivo dei 6 mln di auto vendute entro il 2014.
Sempre Marchionne ha detto che il vero problema dei nostri stabilimenti italiani sono i livelli di
produttività, per anni troppo bassi per essere competitivi. Certo che se si sceglie il mercato mondiale, per essere competitivi bisognerà ben presto battersi contro tutta la produzione Asiatica nel mondo! Tradotto in soldoni agli operai FIAT italiani toccherà lavorare come cinesi pur vivendo in un Paese dal tenore di vita ben più alto. E io che pensavo che i cinesi si sarebbero ripresi la propria dignità rompendo le catene di sfruttamento di un regime anacronistico!
Ma come? Aumentano i volumi di produzione e proprio ora si cerca di migliorare la produttività segando le tutele del personale produttivo? Per me vuol dire solo ricavi maggiori per un ancora minore numero di persone.
Ma come? Aumentano i volumi di produzione e proprio ora si cerca di migliorare la produttività segando le tutele del personale produttivo? Per me vuol dire solo ricavi maggiori per un ancora minore numero di persone.
Tutto questo per "competere a livello
internazionale e, di conseguenza, essere capaci produrre per esportare
in mercati più esigenti come gli Stati Uniti. Invece, grazie al legame con Chrysler, Fiat ha
l'opportunità di essere globale una volta di più: avrà accesso a mercati
extraeuropei e condividerà gli investimenti nello sviluppo di
architetture che hanno un'applicazione parallela in Nord America". Ma allora alla FIAT non interessa più niente degli Italiani... bel ringraziamento. Marchionni ricordi che gli scompensi sociali portano solo cose non buone.
L'idea poi dell'ignorare i sindacati, è terrificante, ci sarà un sindacato aziendale? RIDICOLO se non ci fosse da piangere!
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