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giovedì 8 dicembre 2011

L'eurobomba!

In queste ultime ore...  -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-
Great worries for european financial situation.
...l'imperativo è mettere la moneta unica al riparo da una valanga che rischia di travolgere anche l'economia internazionale.
Le soluzioni ipotizzate passano attraverso la riforma dei Trattati e il 'muro' finanziario da erigere a difesa dell'euro.
Il ministro francese degli Affari Europei, Jean Leonetti teme: nell'Ue la situazione "é grave", "l'euro può esplodere" e "l'Europa disfarsi".
Berlino è "più pessimista" della scorsa settimana perché "un certo numero di Paesi non ha ancora capito la gravità della situazione" e direbbe 'no' a rafforzare la coesistenza del fondo salva-Stati con l'Esm (fondo monetario europeo).
Che la situazione si preannunci quantomai grave lo dimostrerebbe il fatto che in serata di ieri il presidente americano Barack Obama ha chiamato proprio la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Entrambi i capi di governo sono d'accordo sulla necessità di trovare "una soluzione duratura e credibile alla crisi". la pressione degli Usa si sente: il presidente è voluto intervenire direttamente telefomnicamente nonostante il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner sia già da due giorni in Europa.

 

mercoledì 7 dicembre 2011

Monti ha fatto la... nostra parte.

Per inseguire i meccanismi dell'eurozona,  -Guarda le MAGLIETTE e i POSTER di Basfardo-

Monti now is thinking to UE being one
of the protagonists.
poi delle borse, poi della Merkel e Sarkozy, il governo Monti (con gli zampini dei vari Berlusconi, Bossi &Co) vara una manovra che, a suo dire, ha permesso al paese di "non deragliare dai binari". Ma ora occorre che anche "le politiche economiche europee facciano i loro progressi. L'area dell'euro, insomma, deve essere ripensata rapidamente. l'Unione Europea spalanchi gli occhi, i mercati spalanchino gli occhi per guardare a quello che ha fatto l'Italia. E lo ha fatto per se stessa oltre che per le esigenze europee" ridando al paese "titolo per partecipare da protagonista e non da osservatore ai vertici internazionali".